QR code, il brutto anatroccolo del web ha ancora qualcosa da dire

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Sono brutti, ingombranti e poco pratici da usare. Eppure se sfruttati nel modo giusto possono portare innumerevoli benefici al vostro business. Ecco alcune cose che non tutti sanno sui QR Code.

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A chi non è mai capitato di vedere sulle riviste strani quadratini, simili a pixel esplosi e pensare che, oltre ad essere ingombranti ed esteticamente bruttini, sono anche parecchio inutili? Naturalmente stiamo parlando dei QR Code (Quick Response Code).

Spesso i QR Code che troviamo sulle riviste, sui cartelloni pubblicitari o applicati ad alcuni prodotti, non sono altro che dei link che rimandano ad un sito web. Di conseguenza, è naturale che molti di voi pensino che i QR code non siano altro che un metodo alternativo al digitare l’indirizzo web sulla tastiera del proprio dispositivo. Se realmente fosse così, l’introduzione dei QR code nel mondo della comunicazione digitale apporterebbe poco valore aggiunto alle tecnologie già esistenti. Come spesso accade, però, ogni strumento nasconde delle potenzialità ben più articolate del semplice utilizzo che ne viene fatto. Scopriremo insieme come sfruttare al meglio queste caratteristiche per raggiungere i nostri obiettivi.
Il QR Code se usato come si deve offre invece grandi possibilità e, per quanto riguarda i contenuti, in realtà sono deludenti solo quando sono stati utilizzati male. I QR Code possono essere compagni affidabili, basta solo imparare a “inquadrarli”.

Proviamo a vedere le cose sotto una diversa prospettiva, del resto non tutto è sempre bianco o nero, esistono tantissime sfumature. Iniziamo col dire che, inaspettatamente, l’utilizzo dei codici QR è in crescita. Si parla di un dato eclatante, ovvero 21,8 milioni di scansioni nel 2014 con un incremento di oltre il 20% rispetto al 2013 (fonte: ricerca Mobile Barcode Trend Report di ScanLife). Questa crescita suggerisce anche un altro dato interessante: si inizia a comprendere l’utilità dei QR Code.

Il problema principale di questi codici QR è che, in generale, non se ne parla molto. Tuttavia, si danno spesso per scontati. La maggior parte delle persone non sa cosa sono e a cosa servono, di conseguenza non ne comprende l’utilizzo. Una buona comunicazione, supportata da QR Code, dovrebbe anche spiegarne l’utilizzo, diventando parte della comunicazione stessa e non solo un codice da aggiungere al posto del proprio indirizzo web. Dovrebbe rimandare a contenuti specifici ed indispensabili per generare awareness o utilità concreta.

Ma prima di tutto, per capire a fondo di cosa stiamo parlando dovreste avere una app “QR reader” per leggere i codici QR, quindi nel caso non ne siate già in possesso  vi consigliamo vivamente di scaricare BitQR (clicca qui).
Perfetto, ora che vi siete dotati di app “QR reader” possiamo continuare. Fino a poco tempo fa ci si era abituati ad associare questi codici ad un utilizzo che potremmo definire “attivo”, ovvero sfogliando una rivista si inquadra un QR Code e automaticamente si viene catapultati sul sito web dell’azienda oppure viene proposto un video del prodotto o ancora una promozione. Tutte alternative plausibili, ma diciamocelo, si può fare di più. Si può iniziare a vivere il QR Code in modo “laterale”, per dare un valore aggiunto alla comunicazione invece di una semplice integrazione.

Pensate per esempio di avere un agriturismo e di dover stampare i nuovi biglietti da visita. Qual è la cosa più importante? Far sì che le persone riescano a raggiungere il luogo nel modo più semplice possibile. Detto fatto! Oltre alla mappa, basta aggiungere un codice QR che inquadrandolo genera le coordinate GPS da inserire nella vostra app mappa e creare così un percorso guidato per raggiungere il vostro locale. Questo significa sfruttare le potenzialità di un mezzo in modo proattivo.

Immaginate di dover creare un itinerario, ad esempio di un museo o di una zona archeologica. L’utilizzo di QR Code può sostituire egregiamente le guide e le audioguide, basta posizionare un QR Code nei punti di interesse che richiedono spiegazioni, ed il gioco è fatto: chiunque può accedere al contenuto, ascoltarlo, leggerlo, salvarlo. Insomma un mezzo innovativo usato con un criterio intelligente.

Sempre più frequentemente i QR Code vengono utilizzati “al contrario”, ovvero come uno strumento di acquisizione dati del cliente diventando quindi una sorta di codice di controllo per chi ha creato i codici QR stessi. Ad esempio in questo modoil codice QR può sostituire il codice a barre nelle tessere fedeltà, oppure uno sconto personale. Molte società li utilizzano come biglietto elettronico per prenotazioni al ristorante, concerti, eventi in genere e sempre più frequentemente per l’emissione di biglietti per i mezzi di trasporto.

Ciò non toglie che il QR Code possa essere veicolato egregiamente come supporto per la comunicazione. Pensate che un e-book store ha fatto stampare il codice QR su dei biscotti da distribuire gratuitamente all’interno dei negozi di una nota catena di caffè. Il codice offriva la possibilità di scaricare un e-book omaggio. Lo store online grazie a questa operazione ha registrato un aumento di traffico del 45% e del 12% di vendite.
Restando nel tema e-book, c’è chi addirittura si è inventato gli Smart Book, ovvero libri con codici QR per aggiungere musica o video ed offrire un’esperienza totalizzante. A proposito di ebook leggete anche questo articolo: “E-book, per creare la storia del vostro Brand“.

Forse il futuro porterà altre novità in grado di integrare alle peculiarità di questi codici, la semplicità di utilizzo e l’aspetto estetico, ma per il momento vale la pena imparare a pensare a questi codici come lo strumento migliore per veicolare una comunicazione tradizionale verso il mondo digitale, sfruttando egregiamente le funzionalità dei device mobile. E naturalmente a pensare “laterale” per sfruttarne tutte le potenzialità.

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